I Carabinieri della Compagnia di Grosseto alcuni giorni fa hanno tratto in arresto K.X, classe ’91, residente a Grosseto, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti dei familiari. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa nei suoi confronti dal GIP presso il Tribunale di Grosseto, che nel condividere i risultati delle indagini svolte dai Carabinieri, ha disposto per il giovane la misura restrittiva.

Le indagini sono state avviate alcuni mesi fa, a seguito di un intervento presso l’appartamento dove il giovane viveva con i genitori. Dal racconto del padre, i militari avevano appreso di una lite molto animata tra genitori e figlio, a cui era intervenuto il fratello, contro cui K.X. aveva sfogato la sua ira inseguendolo armato di coltello. Dallo sviluppo delle informazioni assunte dalle parti in causa, i Carabinieri hanno ricostruito un vissuto di violenze e intimidazioni, dove il 30enne, a volte in preda ai fumi dell’alcol, non esitava a malmenare i genitori, minacciandoli di morte laddove si fossero opposti alla sue richieste. L’arrestato infatti, che non svolgeva alcuna attività lavorativa, chiedeva soldi in continuazione ai familiari, e i loro rifiuti, dovuti spesso all’indisponibilità di contanti, erano motivo di reazioni violente. Dalle informazioni raccolte, è emerso anche che in un’occasione, uno dei fratelli dell’indagato ha dovuto dare 300 euro alla madre che necessitava di visite mediche, atteso che i genitori erano stati costretti a dare tutto quello che avevano all’arrestato. Il 30enne, dopo alcuni giorni di detenzione presso la Casa Circondariale di Grosseto, è stato scarcerato a seguito della sostituzione della misura cautelare in carcere con quella del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dai genitori.


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Incendio struttura contenente fieno e mezzi agricoli, nessuna persona coinvolta